Katia Bero, Edith Zauner

 

Am 6. November bin ich nach Salzburg gefahren, um ein Praktikum zu machen. Ich war ein bisschen nervös, weil ich noch nie allein ins Ausland gefahren war und ich hatte auch Angst vor der neuen Arbeit.

Zum Glück habe ich eine sehr gute Lehrerin gefunden, die mir sehr geholfen hat.

Ich habe bei der Sparkasse Bank in Oberndorf gearbeitet. Meine Aufgaben waren vielfältigt: Ich habe mit dem Computer gearbeitet, mit den Kunden gesprochen, die Überweisungen, Zahlscheine und Inlandsüberweisungsscheine kontrolliert. Ich hatte viel mit Geld zu hantieren und Einzahlungen vorgenommen.

Interessant und aufschlussreich für mich war, wie sich die Kunden mir gegenüber verhalten haben. Sie waren durchwegs geduldig und hilfsbereit.

Die Aufgabe war dennoch nicht so einfach, weil man in einer Bank sehr aufmerksam sein muss. Trotzdem habe ich mich durchgekämpft und auch sehr viel gelernt.

Ich dachte nicht, dass die österreichischen Banken so unterschiedlich zu den italienischen Banken wären! In Österreich gibt es weniger Sicherheitsmaßnahmen als in Italien und die Banken haben auch längere Öffnungszeiten.

Das schönste für mich war das gute Verhältnis zu Frau Hochradl und Frau Zauner, meinen Kolleginnen. Ich habe mit ihnen viel gesprochen! Sie waren sehr geduldig, offen, freundlich und sympathisch und dabei immer sehr ernsthaft. Sie haben mich ermutigt und sind auf meine Bedürfnisse eingegangen. Ich werde sie nie vergessen! Ich bin sicher, dass sie verstanden haben, dass mein Problem meine Schüchternheit  war.

Diese Berufserfahrung hat mir sehr geholfen, weil ich meine Sprachkenntnisse verbessert habe. Ich habe auch gelernt, im Ausland auf mich allein gestellt zu sein und ich bin sicher, dass diese Erfahrung mir in Zukunft nützen wird.

 

Katia Bero

La mattina del 6 novembre sono partita per uno stage nella città di Salisburgo, ottenuto grazie ad un esame che la scuola mi ha fatto sostenere, permettendomi così di poter vivere una nuova esperienza, sia dal punto di vista lavorativo che umano.

All’inizio ero preoccupata ed allo stesso tempo emozionata, non ho mai vissuto un’esperienza di questo genere, sola, in uno stato straniero che non conoscevo a dover svolgere un lavoro mai fatto.

Il primo impatto non è stato facile da gestire, il dover fronteggiare una lingua che non è la propria arreca non pochi problemi e a volte causa malintesi, ma la curiosità e la voglia di conoscere un paese straniero mi ha aiutato a superarlo!

Ho lavorato presso la Cassa di Risparmio di Oberndorf, coprendo diverse mansioni fra le quali il controllo dei bonifici, il conteggio dei soldi ed altre operazioni; spesso ho dovuto registrare personalmente dei versamenti, potendo entrare così in contatto con la clientela.

Ho trovato la cosa veramente interessante, il poter parlare con la gente e osservare i loro comportamenti mi ha permesso di conoscere le radicali differenze che ci sono fra la nostra e la loro mentalità.

Sono due le particolarità che mi hanno maggiormente colpito, la prima è la loro disponibilità e pazienza nell’attendere che io apprendessi i “comandi” ricevuti dalla mia collega, la seconda è l’impostazione stessa della banca, molto più attenta al contatto umano, dando così al cliente la sensazione di essere seguito molto più da vicino ed in un modo migliore. Quest’ultima caratteristica è probabilmente dovuta anche ad un tasso di criminalità minore a quello italiano, che permette così di adottare meno contromisure e di poter concentrarsi maggiormente e in miglior modo sui consumatori.

Ovviamente però la situazione non è stata facilissima, in una banca bisogna stare attenti a tutto ciò che si dice, senza creare equivoci o malintesi, inoltre il trovarsi a doversi ambientare così velocemente, in un ambiente dove non si conosce nessuno, non è facile e richiede una grande forza d’animo, molta determinazione e un’infinita pazienza (anche da parte dell’interlocutore).

Sono comunque molto contenta dell’esperienza che ho vissuto, mi ha permesso di affrontare molte difficoltà, che si incontrano nella vita di tutti i giorni, e che mi hanno insegnato a non arrendersi alla prima avversità.

I momenti che più mi resteranno impressi di questa esperienza, oltre ovviamente alle diverse situazioni che ho dovuto affrontare, sono legati a due persone che hanno saputo farmi sentire a mio agio, nonostante le difficoltà linguistiche, e a far aprire il mio carattere, all'apparenza un po' timido: queste sono la signora Hochradl e la signora Zauner.

Non dimenticherò mai la loro pazienza nell'insegnarmi cose nuove e il loro aiuto nell’affrontare una realtà tanto differente rispetto a quella cui ero abituata.

Con loro ho potuto parlare molto, scherzare e sorridere; sono riuscita ad instaurare un bellissimo rapporto con entrambe e questo non potrò mai dimenticarlo.
Spero la mia timidezza non mi abbia fatta apparire ai loro occhi come una ragazza indisposta, purtroppo, date le diverse culture, non sarebbe impossibile.
Questi venti giorni mi hanno aiutato molto, ho potuto migliorare la mia lingua ed ho anche imparato a gestirmi da sola in un paese straniero.

Sono sicura che questa esperienza mi tornerà utile in futuro e la consiglio a tutti.

Conoscere stili di vita differenti aiuta a crescere, a capire mentalità diverse dalla nostra e a e farsi un’idea del mondo in cui viviamo e delle persone con cui conviviamo momenti della nostra vita.

 

Katia Bero