Scambio culturale Austria - Italia nell'ambito delle scuole tecnico-professionale: un tentativo di cammino interculturale secondo il principio del  learning by doing.

Mag. Dr. Michaela Rückl
Università di Salisburgo

Bundeshandelsakademie Oberndorf

Austria

Premessa:

L’idea di fondo che ha ispirato questa iniziativa è l’approfondimento del concetto di “Scambio culturale”: gli allievi non dovevano semplicemente far conoscere il rispettivo Paese e il diverso modo di vivere, ma tentare di lavorare insieme ad un tema con specifico riferimento all’Italia e all’Austria. I due argomenti-conduttori “Küche/Cucina” e “Musik/Musica” promettevano molte possibilità di confronto tra i due Paesi. Le situazioni comunicative che ne sono derivate, avrebbero dovuto preparare gli allievi a futuri contatti professionali rispettivamente con l’Italia e con l’Austria, in un modo il più possibile vicino alla loro realtà e secondo il principio del “learning by doing”.

Lo Scambio Culturale in sé e l’esperienza che ne è derivata, con la preparazione della settimana di permanenza in Italia e in Austria, sono stati di conseguenza importantissimi.

Tramite il lavoro in classe, che si è protratto per tutto l’anno scolastico per mezzo di fitti contatti tra gli allievi, con l’utilizzo di tutti i moderni mezzi di comunicazione, e non ultimo attraverso la conoscenza personale durante la settimana trascorsa in Italia e in Austria, non si sono solo strette delle nuove amicizie, ma anche il divertimento è stato grande, con molte nuove esperienze, informazioni e sorprese di ogni tipo. Tutti hanno potuto constatare di persona che italiani e austriaci hanno una diversa mentalità e, di conseguenza, un diverso modo di lavorare: agiscono, reagiscono e comunicano in  altra maniera.

Il progetto di scambio, che ha accompagnato tutto un anno scolastico di insegnamento linguistico, è servito anche da ponte per una fase successiva di lavoro interdisciplinare in ambito professionale. Infatti sulla base delle esperienze concrete fatte durante lo scambio gli scolari austriaci hanno ricercato nuovi contatti con l’Italia inserendosi nel mercato delle “simulimprese” italiane. Il concetto della “simulimpresa” è un’iniziativa delle scuole commerciali in tanti paesi europei, tra cui anche l’Austria e l’Italia e prevede lo svolgimento di attività commerciali connesse con il mondo del lavoro. Le rispettive scuole sono attrezzate con veri e propri uffici dove gli studenti lavorano una mattinata alla settimana. Sono accompagnati da due insegnanti di materie commerciali e da esperti aziendali che conferiscono il loro know-how. Tutte le transazioni commerciali – dall’offerta all’ordine, dalla richiesta di informazioni all’avviso di spedizione sono reali, con eccezione della consegna della merce e del trasferimento dei pagamenti che sono fittizi. L’obiettivo di questa cooperazione tra scuole commerciali ed imprese è l’approfondimento e l’efficacia della formazione professionale.

Dal progetto di scambio culturale sono dunque nate altre iniziative per aumentare la competenza linguistica, tecnica e comunicativa in ambito professionale  sempre secondo il principio del learning by doing. Tutto questo ha accompagnato gli allievi fino all’ esame della maturità concepita come verifica delle suddette competenze e capacità.

Il progetto di scambio suggerisce perciò un percorso didattico alternativo, concreto e più efficace per il perseguimento degli obiettivi della formazione umanistico-affettiva, culturale, sociale, professionale e linguistica e coinvolge l’utilizzazione delle nuove tecnologie. L’approfondimento del concetto di scambio scolastico può così contribuire in modo molto efficace alla realizzazione dell’obiettivo primario della scuola, che è il successo formativo, inteso come piena formazione della personalità dei singoli alunni, nel rispetto delle loro identità personali, sociali, culturali e professionali.

Descrizione sintetica del progetto di scambio culturale:

Istituti promotori e finanziamento :

 

Bundeshandelsakademie Oberndorf,  

Watzmannstraße 40,   

5111 Oberndorf, Austria       

Istituto Tecnico Commerciale P.F. Calvi,

Via Santa Chiara 10

35123 Padova, Italia

Tutti i costi di realizzazione del progetto e di soggiorno nei due paesi sono stati finanziati privatamente ad eccezione dei costi  per l‘alloggio degli insegnanti austriaci ed italiani finanziati dalle rispettive scuole.

Organizzazione ed attività svolte:

Fase di preparazione: In collaborazione fra insegnanti e studenti della BHAK di Oberndorf e dell’ ITC Calvi di Padova, vengono individuati i 2 temi conduttori – musica e cucina -  di interesse comune e i 14 argomenti connessi (settembre 1998). 28 studenti della Classe 3AK della BHAK di Oberndorf vengono abbinati a 28 studenti delle classi 3a e 2a dell’ITC Calvi per mezzo di schede personali informative e in base ai temi prescelti.Dall’ottobre 1998 al febbraio 1999 gli studenti suddivisi in gruppi formati da 4 persone (2 italiani e 2 austriaci) lavorano ai temi prescelti, stabiliscono i primi contatti, cercano materiale, lo scambiano utilizzando moderne tecniche di comunicazione ed elaborano  la stesura iniziale.

obiettivi

  • individuare 2 temi conduttori e 14 argomenti connessi
  • abbinare 28 studenti della classe 3AK della BHAK di Oberndorf a 28 studenti delle classi 3a/2a dell’ITC Calvi in base ai temi prescelti.
  • coordinare il lavoro tra i docenti italiani ed austriaci impostare il lavoro nei gruppi dando spazio alla creatività (ricerca e scambio di materiale utile, stesura di scalette)
  • coinvolgere i genitori

tecniche

  • schede personali informative e scalette di lavoro con date

  • organizzazione di una serata con i genito

  • conferenze dei docenti alle rispettive scuole

  • tutoring individuale del lavoro in gruppo

mezzi

  • telefono, e-mail, fax, lettera

risultati/

attività

  • 14 scalette di lavoro per i rispettivi argomenti proponendo: interviste, stesura diquestionari, sondaggi, reportages, escursioni, visite a aziende, ricerca di materiale informativo

  • organizzazione di una serata con i genitori per informare sulle attività dello scambio

argomenti trattati: La Cucina Tradizionale Austriaca; La Tradizione dei Caffè; Alla Ricerca della Vera „Mozartkugel“; Pasta e Primi Piatti Italiani; Secondi Piatti Caratteristici della Cucina Veneta; Dolci Veneti; Stille Nacht – Astro del Ciel; Austropop; Wolfgang Amadeus Mozart; Il Festival di Salisburgo;Giuseppe Verdi: Va’ Pensiero; Reggae e Cantautori Italiani; Canti Popolari Italiani; Solisti Veneti

Prima fase di lavoro comune: 19.2.1999 – 26.2.1999: Gli studenti austriaci trascorrono una settimana in Italia presso i rispettivi partner.

obiettivi

·     comunicare nella LS in varie situazioni autentiche con interlocutori diversi

·     cooperare per sviluppare un’interdipendenza positiva tra i membri del gruppo

·     cooperare per risolvere problemi linguistici e tecnici

·     promuovere l’efficacia comunicativa e la capacità di apprendimento autonomo

·     conoscere meglio il paese della LS (austriaci)

·     presentare il proprio paese a ospiti stranieri (italiani)

tecniche/ strumenti

·     lavoro in gruppo

·     sondaggi in loco e ricerca sul campo

·     visita del paese della LS / accoglienza di ospiti stranieri

·     immersione nell’ambito culturale e sociale della LS

mezzi

contatto personale

risultati/

attività

lavoro linguistico:

·     sviluppo delle abilità orali

·     trasposizione nella e dalla lingua straniera per comunicare e per rendere possibile la comunicazione con interlocutori che non parlano tedesco

ricerca di informazioni: piatti e vini tipici della zona; informazioni importanti sul Veneto; Mozart in Italia: storia, associazioni di Mozart, commercializzazione del nome “Mozart”; Verdi: vita e opere; cantautori italiani; canti popolari: tipologia, storia, esempi; fondazione, curriculum e concerti dei Solisti Veneti

visita a luoghi  e personaggi interessanti: Caffè Pedrocchi; negozi di dischi; Restaurant “Oktoberfest”; Claudio Scimone, dirigente dei Solisti Veneti (intervista registrata su video); Teatro Giuseppe Verdi 

Marzo / Aprile 1999: Proseguimento dei lavori e messa a punto del programma per la settimana in Austria.

obiettivi

·     collaborare a distanza

·     approfondire il lavoro svolto promuovendo l’apprendimento interdisciplinare e interculturale

·     promuovere la responsabilità individuale per il proprio lavoro

·     dare spazio alla creatività

·     preparare il programma per la settimana in Austria

·     fare pubblicità per la presentazione pubblica degli argomenti (distribuzione di depliant, affissioni, inviti personali, feature sul progetto alla radio regionale “Radio Untersberg”)

tecniche

 

·     lavoro in gruppo a e “da” casa (peer learning)

·     analisi e correzione in classe

·     scambio dei nuovi risultati per mezzo di telecomunicazione

·     tutoring individuale del lavoro da parte dei rispettivi doc.

mezzi

·     telefono, fax, e-mail, lettere

risultati/

attività

·     raccolta di ulteriori materiali (libri,giornali, depliant, cartelloni, listini prezzi, menù, materiale audiovisivo, siti internet, ecc.)

·     prima versione scritta  dei lavori in italiano e in tedesco

·     valutazione dei sondaggi realizzati in Italia per mezzo di MS Excel (forma grafica ed interpretazione scritta)

·     preparazione e organizzazione di tutte le attività da svolgere durante la seconda fase di lavoro comune

Seconda fase di lavoro comune: 21.4.1999 – 28.4.1999: Gli studenti italiani vengono ospitati in Austria e predispongono insieme ai loro partner la presentazione pubblica dei lavori svolti per il giorno 27.4.1999. Espongono le tematiche nelle due lingue (gli italiani in tedesco, gli austriaci in italiano) utilizzando conoscenze linguistiche e specifiche insieme a tecniche di presentazione apprese durante un seminario organizzato a tal fine. A conclusione dei lavori viene offerto a tutti i presenti un buffet con specialità italo-austriache.

obiettivi

·     vedi gli obiettivi della prima fase di lavoro comune (i ruoli degli alunni in questa fase sono inversi) - nuovi obiettivi:

·     imparare ad adottare le tecniche di presentazione

·     parlare nella LS in pubblico

·     perfezionare la pronuncia e l’intonazione della LS

·      ornire un contributo specifico a un prodotto collettivo

·     migliorare la competenza sociale e l’autostima

ulteriori

tecniche/ strumenti

·     peer tutoring per preparare la presentazione pubblica degli argomenti scelti nella rispettiva LS

·     tecniche di presentazione

mezzi

·     contatto personale

risultati/

attività

 

lavoro linguistico:

·     sviluppo delle abilità orali

·     trasposizione nella e dalla lingua straniera per comunicare e per rendere possibile la comunicazione con interlocutori che non parlano italiano

·     perfezionamento della pronuncia e dell’intonazione

·     imparare a fare con uno strumento linguistico diverso

visite ed escursioni dei rispettivi gruppi a aziende interessanti per gli argomenti da elaborare: pasticceria Fürst e stabilimento dell’azienda Mirabell; ristorante Rückl’s Wia z’haus zu Bürmoos; albergo Sheraton di Salisburgo (lo chef Sig. Illinger ha personalmente guidato gli scolari); Café Bazar, Café Gruber, Café Wolf ; agenzie di viaggi che prenotano biglietti per rappresentazioni all’Arena di Verona; teatri del Festival di Salisburgo; Oberndorf (la città di Stille Nacht!) e Laufen; Salisburgo sulle orme di Mozart

Maggio / Giugno 1999: Il materiale scritto realizzato nelle due lingue viene corretto dai rispettivi insegnanti di madrelingua e nuovamente rielaborato dagli studenti in fascicoli di ampiezza compresa fra le 10 e le 40 pagine per gruppo, a secondo dell'impegno e del livello conoscitivo degli studenti. I  testi italiani e tedeschi  sono tutti a colori ed illustrati, non coincidono nel contenuto ma sono complementari e mantengono una lingua semplice ma autentica ed attuale.

Essendo stati scelti dagli scolari, gli aspetti ed argomenti trattati fanno parte della loro vita emotiva e culturale e sono stati resi in termini adeguati alla loro età e al loro livello linguistico. La versione scritta dei lavori, che comprende circa 300 pagine e il materiale complesso e variegato che è stato elaborato e raccolto per organizzare le due settimane di visita, è quindi solo una parte di un progetto interculturale ed interdisciplinare assai più vasto.

risultati/

attività

lavoro linguistico:

·     sviluppare le abilità scritte

·     trasposizione per iscritto

·     approfondire le competenze grammaticali e lessicali

ulteriori contenuti delle tesine consegnate:

·     descrizione della gamma dei prodotti Mirabell

·     proposta di un viaggio culinario attraverso l’Austria

·     composizione di un menù tipico

·     cronache delle esperienze fatte durante le visite alle aziende

·     dizionario del caffè

·     confronto dei prezzi nei caffè austriaci ed italiani

·     elenco dei nomi dei primi piatti più conosciuti con traduzione

·     confronto delle abitudini alimentari degli italiani e degli austriaci

·     sintesi dello sviluppo dell’Austropop e dei suoi cantanti più famosi

·     raccolta delle canzoni più conosciute su cassetta audio con allegati dei alcuni testi (Austropop e cantautori italiani)

·     testo e musica di canti popolari e di “Stille Nacht” (versioni originali)

·     Mozart: bibliografia essenziale

·     trascrizione e traduzione in tedesco dell’intervista a Claudio Scimone registrata su cassetta video

·     tabulazione dati dei vari sondaggi realizzati in Austria ed in Italia

 

Attività collegate al progetto svolto e finalizzate ad una collaborazione interculturale in ambito professionale: Anno scolastico 1999/2000:

A partire dell’inizio del nuovo anno scolastico si lavora con i materiali creati nelle diverse materie di insegnamento nelle classi della BHAK Oberndorf e dell‘ ITC Calvi, soprattutto durante le lezioni di tedesco e di italiano. Si utilizza la registrazione video della presentazione del progetto sia nelle materie commerciali per un‘ulteriore elaborazione delle tecniche di presentazione sia nelle lezioni d’ italiano per sviluppare la consapevolezza delle particolarità espressive e delle difficoltà linguistiche specifiche.Via Internet si trasmettono i lavori scritti a scuole interessate.

obiettivi

·     approfondire le tecniche di presentazione

·     sviluppare pronuncia, intonazione ed abilità ricettive

·     riesaminare il materiale in vista di un’ulteriore ricaduta: “scolari creano materiali per scolari”

·     trasmettere i risultati a scuole e colleghi interessati

tecniche 

·     lavoro individuale o in gruppi

mezzi

·     contatto personale

·     sito internet

risultati/ attività

lavoro linguistico:

·     sviluppo delle abilità ricettive

·     approfondimento della conoscenza del paese della LS

·     sviluppo dell’abilità prossemica e mimica

 

Attività svolte dai partecipanti austriaci:

Dato che i partecipanti italiani provenivano da diverse classi dell’ITC  P.F.Calvi, per motivi organizzativi non è possibile continuare la collaborazione nei gruppetti formati per la realizzazione dei progetti. Continuano però i contatti amichevoli e gli scambi di informazioni tra i due istituti. Da queste difficoltà nascono perfino nuove iniziative che  approfondiscono e completano il progetto elaborato durante l’anno scolastico precedente:

Collaborazione tra docenti d’italiano e di materie commerciali: Per inserire meglio la lingua italiana nei lavori in ambito della simulimpresa viene ristrutturato l’organigramma dell’ OFTA, una delle simulimprese della BHAK Oberndorf che “apre" un reparto estero dove gli studenti lavorano autonomamente. Ecco i compiti del reparto italiano della simulimpresa:

Per rinforzare e sviluppare la competenza linguistica, dell’importanza della quale gli studenti si sono accorti durante il lavoro nel reparto estero, si riprendono e si elaborano materiali di grammatica italiana fornendone una sintesi con esercizi pratici e soluzioni. I risultati sono raccolti su CD Rom e messi a disposizione di altri studenti via rete interna della scuola (Intranet). Per svolgere tutte queste attività si è lavorato in modo interdisciplinare usando l’infrastruttura dell’ufficio simulato. Ecco gli obiettivi:

·     continuare i contatti amichevoli e gli scambi di informazioni

·     trovare nuovi percorsi per approfondire le attività  interculturali ed interdisciplinari

·     stabilire nuovi contatti con l’Italia in ambito professionale

·     conoscere meglio il mondo del lavoro del paese della LS

·     dare spazio alla creatività

·     applicare l’italiano commerciale a situazioni concrete

·     confrontare l’italiano standard e l’italiano degli affari

·     utilizzare le esperienze fatte durante il progetto di scambio culturale

·     sviluppare la competenza linguistica in genere fornendo un contributo a un lavoro comune.

Anno scolastico 2000/2001

È l’anno conclusivo dell’ITC che termina con gli esami scritti ed orali della maturità. Prevede anche una preparazione volta all’inserimento nel mondo del lavoro. Diventa quindi di maggior rilievo l’orientamento alla professione.

Pur essendo l’attività della simulimpresa programmata solo per le classi quarte gli studenti coinvolti nel progetto elaborano ulteriori materiali di supporto per il reparto estero, in forma di dossier, riguardanti la fraseologia della corrispondenza commerciale scritta e la conversazione al telefono, la collaborazione internazionale e il linguaggio e le tecniche di pubblicità.

Ogni apprendimento linguistico necessita di una fase di verifica e di valutazione coerente al metodo didattico adottato: l’esame scritto, di cinque ore, prevede la simulazione di una situazione realistica in ambito commerciale. Il titolo: "Marketing, lavoro post-apertura dei nuovi punti vendita di una ditta italiana". L'esame orale consiste in una "presentazione" della durata di 15 minuti, da effettuare in contesto situazionale. Poiché la soluzione di questi compiti presuppone, oltre alla competenza linguistica,  anche quella comunicativa come pure l'esecuzione di lavori orientati all'azione, il voto finale non deriva dalla misurazione quantitativa degli errori linguistici ma dalla verifica di ogni singola componente dell'esame. Ciò non risponde solo ai principi ispiratori del nostro progetto didattico per l'insegnamento dell'italiano (presentato negli anni passati), ma anche alle direttive internazionali sui test linguistici per scuole a indirizzo economico-commerciale.

obiettivi

·     preparare all’inserimento nel mondo si lavoro

·     tutoring per le classi inferiori

·     utilizzare esperienze fatte durante il progetto di scambio

·     approfondire le competenze linguistiche e comunicative in ambito professionale

·     approfondire le conoscenze sul paese della LS

·     valutare gli esami di maturità secondo criteri che possano misurare: competenza linguistica, competenza comunicativa e pragmatica e capacità di lavorare in modo interdisciplinare orientato all’azione

tecniche

 

·     lavoro individuale o in coppie

·     presentazione orale

·     collaborazione interdisciplinare

·     elaborazione testi

·     colloqui tra i docenti coinvolti per coordinare le attività e per valutare i lavori svolti

mezzi

·     contatto personale

risultati/

attività

 

·     elaborazione di dossiers

a) sulla comunicazione commerciale scritta

b) sulla comunicazione commerciale orale

c) sulla presentazione dell’azienda

d) sulla collaborazione internazionale

e) sulle tecniche di pubblicità

·     presentazione orale di argomenti sulla civiltà italiana

 

Conclusione:

Contributo del progetto alle esigenze del curricolo delle scuole professionali

L’acquisizione linguistica è un processo attivo, durante il quale colui che apprende deduce principi e regole e li verifica. Il ruolo dell’insegnante, quindi, è quello di predisporre "ambienti di apprendimento", ossia delle attività in grado di motivare e stimolare adeguatamente gli alunni e di metterli nella condizione di apprendere da soli, nel tentativo di ricercare soluzioni a situazioni problematiche.

Le attività di role play pur consentendo di fare tentativi in modo sistematico e di ragionare sull’esito dei tentativi fatti, rimangono però sempre fittizie e spesso estranee al mondo emotivo degli studenti mentre il presente progetto prevede l’elaborazione di programmi per eventi concreti e di tesine destinate a una presentazione pubblica. Gli studenti sono al centro del processo didattico, partecipano in modo attivo e si rendono responsabili del proprio percorso di apprendimento in modo consapevole. Non assumono nessuna identità fittizia ma svolgono compiti reali che fanno parte dei loro interessi.

Il progetto è ispirato al tema del dialogo interculturale e della consapevolezza delle proprie identità per promuovere la conoscenza dell’altro e la disponibilità all’accettazione della diversità, allo scambio e al confronto dei valori.

Le attività sono conformi alle esigenze del curricolo in quanto rispettano il principio del “learning by doing” con fasi incentrate sull’accuratezza e altre basate sulla fluenza e sul fare con uno strumento linguistico diverso. Il lavoro svolto, inoltre, ha offerto molte situazioni autenticamente comunicative senza aver dovuto ricorrere alle tecniche del role play e tenendo conto del fatto che la scuola è solo uno dei posti dove s’impara una lingua.

Viene adottato il metodo del “cooperative learning” (apprendimento cooperativo) che si focalizza sull’utilizzo delle risorse degli alunni  e si distanzia dai metodi centrati sulle risorse dell’insegnante. L’interdipendenza positiva tra gli scolari austriaci ed italiani – considerata come struttura sottostante alla modalità di azione e esperienza sociale – è stata fortissima, chiamando i membri del gruppo ad aiutare, consigliare, incoraggiare e commentare. Questo modo di cooperare si è reso evidente nella sua forma più forte e significativa mentre si preparava la presentazione orale, nella rispettiva lingua straniera. Questa fase del lavoro, che è stata senza dubbio la più stressante ed impegnativa per tutti i partecipanti, si potrebbe definire come insegnamento tra pari (“peer tutoring”). Per preparare le tesine scritte gli scolari si sono aiutati l’un l’altro (“peer learning”) ognuno disponendo di conoscenze  o abilità diverse.

Il compito di elaborare tesine per presentarle, essendo impegnativo e richiedendo un’interazione intensa e prolungata tra gli studenti, ha stimolato una cooperazione proficua: si è richiesto ad ogni membro di fornire un contributo specifico al prodotto collettivo e l’aiuto reciproco è stato dunque necessario per il vantaggio di tutti. Gli studenti hanno dimostrato la capacità di risolvere problemi linguistici e tecnici più difficili rispetto ai problemi che avrebbero potuto risolvere individualmente. Gli insegnanti non hanno aiutato fornendo  soluzioni ma dando dei suggerimenti sulle strategie del problem solving (p.e. suddividendo in sottoproblemi più facilmente risolubili) e incoraggiando i membri del gruppo a fare affidamento uno nell’altro.

Si è potuto osservare che le relazioni interpersonali con i compagni influivano più di ogni altro aspetto sulla motivazione ad apprendere. Anche per questo le due fasi del contatto personale tra austriaci ed italiani sono state importantissime. La collaborazione tra due italiani e due austriaci in ogni gruppo ha reso il processo più dinamico anche durante le fasi in cui si è lavorato a distanza.

Riassumendo, si può dire che la cooperazione in questi gruppetti interculturali ha generato sinergia e aumentato la motivazione: i membri dei gruppi hanno imparato gli uni dagli altri producendo atteggiamenti positivi nei confronti degli altri studenti e hanno imparato a migliorare la loro abilità di lavorare assieme, migliorando il loro livello di competenza sociale e di autostima. Non si è solo approfondito il concetto di scambio culturale attraverso la promozione dell’efficacia comunicativa, si sono anche approfondite le relazioni interpersonali. All’interno dei gruppi si sono però anche originati dei conflitti. Si è potuto constatare a volte in qualche studente una resistenza personale al metodo di lavoro e nel compendio finale manca infatti l’elaborazione scritta consuntiva di uno dei temi previsti. Durante queste fasi problematiche gli insegnanti erano sempre disponibili a dialogare e a risolvere le difficoltà con i membri del gruppo senza però intaccare i principi del “cooperative learning” che coinvolgono la responsabilità individuale per il proprio lavoro. Come già detto prima, i lavori svolti rispecchiano il livello di conoscenze, la capacità di apprendimento autonomo e l’impegno alla collaborazione degli studenti. Si deve però sottolineare che il percorso fino al prodotto finito in questo contesto è molto più importante del prodotto stesso.

L’apprendimento cooperativo è una tecnica di insegnamento centrata sullo studente che interagisce con altri studenti, ma è sempre l’insegnante che propone gli spunti per i compiti da svolgere, che fissa i tempi, che fornisce supporti ai gruppi che li richiedono.

Per facilitare la programmazione di progetti simili a quello presentato, occorrerebbe una gestione più flessibile e snella dell’organizzazione educativa e didattica della scuola. Calendari, orari, aggregazioni delle discipline, raggruppamenti degli alunni e – in particolare - programmazioni didattiche annuali delle singole classi, dovrebbero risultare più funzionali al perseguimento degli obiettivi formativi e delle competenze richieste dal curricolo. Si dovrebbe riscoprire la necessità di un lavoro centrato sulla produzione di ambienti formativi di alto valore approfondendo il discorso sull’organizzazione flessibile dell’insegnamento e puntando sulla creatività. Per attuare tutte le immense potenzialità di quest’ultima si dovrebbero creare ambienti idonei a promuovere idee e comportamenti collaborativi ed rivalutare l’importanza del percorso da compiere rispetto al risultato da ottenere.     

Riteniamo anche importante che le attività in ambito professionale (simulimpresa) nate dallo scambio culturale servano da ponte tra la duplicità oppositiva tra saperi caratterizzanti la formazione dell’individuo in senso culturale e generale e quelli in direzione pragmatico-operativa  proponendo una sovrapposizione tra educazione e formazione. Risponde alle esigenze del mercato occupazionale che si accinge sempre più a valutare come requisiti per l’assunzione la capacità di lavorare in team e di partecipare a progetti collaborativi. Per tutti questi motivi, tali iniziative che scaturiscono dall’esperienza del lavoro in classe dovrebbero essere prese in maggiore considerazione ed ottenere ampie agevolazioni.

Ci vorrebbero istituzioni capaci di verificare e valutare attività del genere dando un feedback costruttivo che possa aiutare a sviluppare tali spunti e progetti didattici.

La nostra speranza è di suscitare interesse per questo “tentativo di cammino interculturale” e di infondere coraggio ad insegnanti e scolari per continuare e approfondire la lunga tradizione degli scambi culturali. Vorremmo esortarli a sfruttarli molto di più facendone uno strumento efficace e moderno per la formazione in generale e per l’insegnamento linguistico in particolare.