relazione di Debora Buoncristiani  

dbuoncri@yahoo.it

Indice

 

 

Alcune considerazioni iniziali

 

All’interno del corso di Praxisfelderweiterung “Austria come business location” abbiamo trattato i rapporti commerciali tra Austria ed Italia, focalizzando la nostra attenzione sulle ditte italiane operanti in Austria. Nostro compito era stabilire un primo contatto con queste ditte ma nel mio caso è stato pressocché impossibile ottenere le informazioni utili al progetto. Questo discorso non riguarda esclusivamente la ditta Pirelli (per cui il mio progetto è il risultato di ricerche effettuate su diversi siti Internet) bensì altre aziende quali: Nico, Bondioli & Pavesi, Lavazza, Grandi Molini.

  

Introduzione: il gruppo Pirelli

 

Pirelli S.p.A. è la multinazionale cui fanno capo la proprietà e la direzione di tutte le società operative del Gruppo nel mondo, garantendo il pieno coordinamento delle diverse affiliate sparse in 24 Paesi dei 5 Continenti. Le attività del Gruppo sono concentrate nei due core business, cavi e sistemi e pneumatici.

Per più di un secolo la Pirelli si è  sviluppata in  questi due settori strategici crescendo come una autentica impresa multinazionale e trasformandosi in uno dei leader mondiali realmente innovatori.

La forza competitiva di questa azienda è fondata sulle capacità tecnologiche e di ricerca, in termini di competenze professionali e di risorse. Queste capacità e l’attenzione alle esigenze della clientela consentono di produrre e commercializzare prodotti complessi di alta qualità e di operare con successo dalle varie basi internazionali. Forte priorità viene attribuita al continuo miglioramento dell'impatto ambientale dei processi e dei prodotti. Lo stile di direzione persegue il migliore equilibrio tra assunzione diretta di responsabilità e lavoro di gruppo, centralità degli indirizzi e decentramento delle responsabilità operative locali.

Nell'ultimo anno, l’azienda punta a trasformarsi in tempi molto brevi in una società a gestione integrata in rete, dagli approvvigionamenti alla produzione, dalla distribuzione alle vendite: e-Pirelli.

  

I settori di produzione

 

Settore Pneumatici e Cavi

 

Attivo con 21 stabilimenti e circa 20.000 dipendenti in Argentina, Brasile, Egitto, Germania, Gran Bretagna, Italia, Spagna, Stati Uniti, Turchia, Venezuela, a cui si affianca una rete commerciale a copertura globale attiva in oltre 120 Paesi. La società rientra tra i primi cinque produttori mondiali, con un fatturato, nel 2001, di oltre 2.831 milioni di Euro.

 

Sistemi Energia Cavi

Con 14.000 dipendenti, 52 stabilimenti in 22 Paesi dei 5 Continenti e un fatturato 2001 di oltre 3.500 milioni di Euro, i Cavi e Sistemi Energia Pirelli sono i leader a livello internazionale, con una quota di mercato che supera il 10%. La produzione riguarda cavi elettrici - dall'altissima alla bassa tensione, per applicazioni terrestri, sottomarine ed aeree - e una vasta gamma di accessori.

 

Sistemi Telecom

Nei cavi e sistemi per telecomunicazioni, Pirelli opera con 4.000 dipendenti, 17 stabilimenti in 13 Paesi del mondo e un fatturato 2001 di oltre 1.230 milioni di Euro. Le linee di prodotto includono tutti i tipi di fibre ottiche fino a quelle ad alto valore aggiunto (Free light, Deep light). Nuovi sviluppi riguardano inoltre soluzioni innovative nel campo del Fiber To The Home e in quello del FTTX.

 

La storia

 

1872: L’ingegnere Giovanni Battista Pirelli costituisce la Pirelli & C. a Milano,

1873: sorge il primo stabilimento per la produzione di articoli in gomma.

Entro fine secolo si avvia la diversificazione della produzione:

1879 produzione di conduttori isolati per telegrafia,

1886 produzione di cavi telegrafici sottomarini,

1890 produzione di pneumatici (nasce il primo pneumatico per bicicletta mentre il primo pneumatico per vettura risale al 1901).

Con l’inizio del nuovo secolo comincia l’espansione geografica:

1902: stabilimenti di cavi in Spagna,

1914:stabilimenti in  Gran Bretagna,

1917:stabilimenti in Argentina.

1929-1938: Tra le due guerre l’espansione internazionale si rafforza (produzioni di articoli vari vengono avviate in Spagna (1917), in Argentina (1919) e in Belgio (1938)).

Sono inoltre gli anni in cui piloti come Nuvolari, Ascari, Fangio cominciano una serie di vittorie con pneumatici Pirelli, che a tutt’oggi registra oltre 80 successi in altrettanti Gran Premi internazionali e 6 Campionati del Mondo Conduttori; da menzionare inoltre le 18 vittorie nella leggendaria Mille Miglia con Alfa Romeo e Ferrari.

1953-1960: Nel secondo dopoguerra l’espansione geografica prosegue: nascono stabilimenti di cavi in Canada (1953) e Messico (1956), di prodotti in gomma in Francia (1957), di pneumatici in Grecia e in Turchia (1960).

Gli anni Sessanta e Settanta testimoniano la continua espansione del Gruppo. In Germania nel 1963 viene acquisita la Veith (pneumatici). Attività produttive cavi nascono in Perù (1968) e in Australia (1975); vengono acquisite attività cavi in USA (1978), in Francia e in Costa d'Avorio (1980).

Anni ottanta: Pirelli inventa i pneumatici ribassati, la più significativa innovazione tecnologica dopo il radiale, mentre nei cavi viene realizzata una vera rivoluzione: nascono i cavi a fibre ottiche. È Pirelli che nel 1982 avvia la prima produzione italiana di fibre, a Battipaglia, subito seguita da molte altre consociate estere.

Gli anni Ottanta sono, per la Pirelli come per gran parte delle imprese occidentali, quelli dell’espansione. Il Gruppo avvia e consolida una fase di rilancio sullo scenario internazionale, caratterizzata da nuove tecnologie, nuovi prodotti e nuovi mercati (Indonesia, 1995; Cina, 1996).

Negli anni recenti, i Cavi e Sistemi stringono un accordo strategico con l’americana Cisco Systems per un più preciso posizionamento nelle telecomunicazioni, mentre rafforzano il primato nell’energia con le acquisizioni delle attività Siemens in 14 Paesi (1998), Metal Manufacturers Ltd in Australia e Draka Holding in Olanda e Finlandia (1999).

Il nuovo millennio si apre all’insegna di e-Pirelli: un cambiamento culturale che mette con successo il Gruppo in prima linea di fronte alla rivoluzione Internet.

Negli ultimi anni il Gruppo ha avviato e consolidato una fase di rilancio internazionale, con un miglioramento costante di tutti i principali indicatori economici.

  

Le ‘strategie’ della Pirelli

 

Alla base del successo dell’Azienda lo stesso Gruppo Pirelli riconosce una linea di fattori-principi tra loro correlati:

Focalizzazione sul cliente: Comprendere il mercato in cui Pirelli opera e considerare le conseguenze che le proprie azioni e i propri comportamenti possono avere sui clienti. Sfruttare tutte le occasioni che il proprio ruolo offre per rappresentare il cliente e le sue esigenze.

Responsabilità e tensione verso i risultati: Puntare decisamente all’azione e ai risultati impegnandosi a livello personale per definire i programmi, monitorare i progressi e intervenire con azioni concrete.

Trasparenza: Essere franchi e onesti sui risultati finanziari. Essere pronti a esprimere sinceramente la propria opinione e a dissentire se si ha un’opinione diversa. Accettare chi la pensa in un altro modo e incoraggiare il cambiamento. Favorire lo scambio di informazioni a tutti i livelli dellazienda.

Innovazione: Essere i primi a immaginare una soluzione realizzabile in termini di prodotto/servizio/processo. Perseguire l’eccellenza e non dare per buona la mediocrità. Cercare sempre nuove vie per migliorare i processi e i sistemi attualmente in uso. Integrazione: capire in che modo uno sforzo specifico si inquadra in un contesto aziendale più ampio. Lavorare insieme in modo trasversale rispetto a funzioni e geografie e collaborare all’interno di esse nellintento di raggiungere un obiettivo comune. Aumentare l’efficienza minimizzando la duplicazione degli sforzi.

Velocità: Capire che l’urgenza di fornire prodotti prima della concorrenza è una soluzione che i clienti prediligono. Reagire prontamente alle esigenze di miglioramento trovando in modo efficace la soluzione appropriata.

Eccellenza professionale: Possedere il know-how tecnico e utilizzare questa capacità per dare il meglio di sé.

 

Piano industriale 2002 - 2004

 

Dopo il tempestivo disinvestimento dalla Fotonica e il reinvestimento dei proventi in Olivetti-Telekom, la strategia del gruppo prevede il rafforzamento della posizione competitiva in tutti i settori facendo leva su innovazione di prodotto e di processo e su aumento dell’efficienza.

 Primo trimestre 2002 difficile ma in deciso miglioramento sul trimestre precedente

Ulteriore crescita prevista anche per il secondo trimestre

Sui risultati pesa il dimezzamento della domanda mondiale di cavi e sistemi telecomunicazioni

Buono l’andamento del settore pneumatici

Ricavi di gruppo: 1.688 milioni di eruo (-12,7%)

 
Previsti nel triennio:

 

Incidenza prodotti High Tech a oltre il 40% dei ricavi a fine periodo

Crescita media annua dei ricavi di grupp del 3%

Forte incremento dell'EBIT di gruppo: 25% medio annuo indebitamente a fine 2004: 1.300 milioni di euro

Settore cavi e sistemi energia: EBIT +65% medio annuo, produttività +28%

Settore cavi e sistemi Telekom: EBIT +16% medio annuo, grazie a forte riduzione costi e a ripresa del mercato;

Settore pneumatici: EBIT +19% medio annuo

Il Piano 2002-2004 prevede inoltre un importante programma di ottimizzazione delle capacità produttive del settore, anche tramite una riduzione, da realizzare d’intesa con i sindacati, del numero degli impianti nel mondo, che porterà, a fine periodo, un aumento della produzione per impianto del 40%. Gli oneri relativi a tale programma sono di dimensioni limitate, in quanto, in larga misura, già spesati nell'esercizio 2001.

Nel Settore Cavi si proseguirà nel significativo processo di recupero di efficienza e di contenimento dei costi che nel triennio prevede:

un aumento della produttività del 28%; una riduzione dei costi variabili per unità venduta del 7%; un calo dei costi fissi per unità venduta dell'8%.

Il piano prevede, infine, che nel 2004 il contributo derivante dai nuovi prodotti cresca ad un livello superiore al 50% dall’attuale 30% circa dei ricavi totali.

 

L’immagine della Pirelli:

 

Pirelli International Award

Roma, 16 Maggio 2002

Si è svolta oggi a Roma la consegna dei premi del Pirelli International Award, il primo concorso internazionale multimediale istituito nel 1996, gestito interamente su Internet (www.pirelliaward.com) e giunto alla sesta edizione. I riconoscimenti sono stati assegnati a Roma nel corso di una cerimonia cui hanno partecipato Carlo Buora, Amministratore Delegato del Gruppo Pirelli; Umberto Colombo, Presidente della Giuria del Premio e Carlo Massarini, conduttore televisivo e giornalista specializzato nelle nuove tecnologie.

Dopo aver valutato gli oltre 1000 lavori selezionati, la Giuria internazionale ha assegnato i vari premi, quest’anno suddivisi in due categorie: Didattica Multimediale e Ambiente. Il Top Prize, del valore complessivo di 25.000 Euro, è stato assegnato al professor Robert Michelson, del Georgia Tech Institute of Technology.

Il Pirelli International Award, aperto a tutti gli utenti Internet del mondo, assegna premi per oltre 80.000 Euro ai migliori lavori di divulgazione scientifica e tecnologica veicolata su Internet. Tutti i progetti sono esaminati da una Giuria Internazionale, presieduta dal professor Colombo, che comprende fra gli altri il Premio Nobel Ilya Prigogine; il Direttore Generale della UE, George Metakides; il Direttore del periodico "New Scientist", Alun Anderson e il direttore del Media Lab del Massachusetts Istitute of Technology, Walter Bender.

Il Pirelli International Award vuole essere un contributo concreto del Gruppo alla diffusione 'on-line' della cultura scientifica e tecnologica. Attraverso questo Premio, che costituisce un complemento alle attività dei Pirelli Labs, il polo di eccellenza tecnologica del Gruppo, Pirelli rinnova il proprio impegno a stimolare le attività di ricerca avanzata, confermandosi come 'knowledge company', una società che si evolve e crea valore attraverso lo sviluppo di nuove conoscenze e tecnologie.

 

Pirelli e la pubblicità

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

Alla fine dell’800, anni nei quali fu creato il logo "P lunga", tavole che illustravano il nuovo marchio furono create da stelle del firmamento pubblicitario: Marcello Dudovich, Plinio Codognato e Leonardo Cappiello.

Negli anni fra le due guerre, la comunicazione del Gruppo ha seguito la sua crescente internazionalizzazione, con i contributi di importanti artisti stranieri. Ma è negli anni '50 e '60 che questa tendenza raggiunge il suo culmine, quando tutti i migliori designer europei si raccolgono attorno al marchio Pirelli: Max Huber, Pavel M. Engelmann, Bob Noorda, Albe Steiner e Raymond Savignac. Fra gli italiani: Bruno Munari, Armando Testa, Riccardo Manzi, Giulio Confalonieri e Pino Tovaglia.

 

 

 

 

 

 


 

Sono anche gli anni della prestigiosa rivista Pirelli, sulla quale sono comparsi articoli a firma dei più grandi autori: Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale, Leonardo Sciascia o Umberto Eco. Illustrazioni di Renato Guttuso e foto di Ugo Mulas, Federico Patellani e Fulvio Roiter
Successo senza precedenti fu naturalmente raggiunto dal calendario Pirelli, prodotto inizialmente nella "Swinging London" degli anni '60.


Pirelli vanta anche una significativa tradizione cinematografica nel campo dei documentari e dei filmati pubblicitari, già a partire dagli anni '20 e '30, sfociata nell’ultima campagna pubblicitaria televisiva che ha visto quattro premi Oscar lavorare insieme per Pirelli.

 


La campagna "Pugno"

 

La nuova campagna stampa Pirelli ha debuttato sul mercato mondiale. Il concetto creativo da cui muove è il superiore controllo della strada di cui i pneumatici Pirelli sono garanti.
La leadership qualitativa dei pneumatici Pirelli viene confermata dal fatto che le più prestigiose case automobilistiche li montano come primo equipaggiamento.

L’immagine simbolo della campagna è composta da quattro pneumatici che si fondono in un "pugno" al cui dito anulare si alternano anelli diversi raffiguranti il marchio di una casa automobilistica. La potenza delle vetture Alfa Romeo, Maserati, Lamborghini, Ford, Subaru ed altre ancora è in mani sicure, recita il testo.

Il linguaggio della campagna è decisamente inusuale ed esclusivo, nella sua semplicità e sintesi visiva si nasconde una grande forza espressiva in linea con lo stile creativo dell’agenzia Armando Testa.

 

Calendario Pirelli 2002: oltre il nudo

 

Presentato a Londra il Calendario Pirelli 2002 realizzato a Hollywood dal famoso fotografo Peter Lindbergh. Per la prima volta attrici al posto delle modelle. E il nudo non è più protagonista". È un po’ diverso dai Calendari precedenti - ha detto Peter Lindbergh - Questa volta Pirelli ha voluto puntare sulla personalità espressa da un piccolo gruppo di attrici di Hollywood giovani, in forte ascesa. E questo è stato proprio un cambiamento rispetto ai criteri usuali nella scelta dei protagonisti.

Non è più tempo di nudo totale: con questo Calendario, Pirelli ha voluto celebrare le doti di bellezza, personalità, raffinatezza e fascino.
Il Calendario, con immagini sia a colori sia in bianco e nero, ha due fogli per ciascun mese: uno con l'attrice e il mese, quello successivo con immagini di backstage che ripercorrono la vita delle attrici sullo sfondo della foto.  Tutte hanno partecipato a film interessanti, alcuni già distribuiti, altri in distribuzione o di prossima uscita. Ragazze che rappresentano realmente quella piccola fetta della loro generazione che si è appena affacciata al successo e che sta facendo carriera.

 

 


 

Pirelli e il personale: informazioni utili

 

L’azienda Pirelli accoglie regolarmente studenti universitari e laureati impegnati in un dottorato che intendano elaborare la tesi all’interno delle varie filiali. Inoltre è possibile avvalersi delle borse di studio disponibili nel modulo di ricerca delle offerte di lavoro, basta rivolgersi all’ufficio Borse di Studio della propria Università.

Se si vuole effettuare un tirocinio (può durare 4, 6 o 12 mesi) occorre inoltrare una richiesta tramite e-mail a recruiting@pirelli.com indicando come oggetto”internship”.

Pirelli ricorre a molti metodi per pubblicizzare tutti i posti di lavoro disponibili presso il Gruppo allo scopo di richiamare l’attenzione di una vasta gamma di candidati qualificati. I candidati interessati a un impiego in Pirelli sono invitati a leggere regolarmente i quotidiani a diffusione nazionale, le riviste specializzate in optoelettronica e pneumatici e i siti web sul mondo del lavoro quali www.jobpilot.com, www.talentmanager.com e www.jobline.com.

Il processo di assunzione del personale è articolato. Una volta effettuata una selezione di primo livello delle qualifiche da parte dell’Ufficio Personale, viene inviata una copia della domanda di assunzione e del curriculum agli Hiring Manager oppure ai Business Manager del settore in questione affinché possano procedere alla selezione e alla scelta definitiva. Nel caso in cui il candidato sia ritenuto privo delle qualifiche minime, l’Ufficio Personale provvederà immediatamente ad avvisarlo mediante lettera.

Come sono strutturate le carriere in Pirelli?

In alcuni casi (per talenti della finanza, futuri manager internazionali e programmi) esistono piani specifici caratterizzati da percorsi rigidamente strutturati; a parte questo, dopo un primo periodo in cui il neo-assunto e il Gruppo Pirelli imparano a conoscersi, la crescita di ogni singolo individuo si sviluppa rapidamente in direzione verticale e orizzontale (tra le diverse aziende e le diverse funzioni) e in un’ottica di mobilità geografica, a seconda dei risultati conseguiti, del tipo di lavoro e del potenziale valutato.

 

Selection - Group Human Resources
Pirelli S.p.A.
Viale Sarca, 222
20126 Milano - Italy
Fax: +39.02.6442.2691
e-mail:
recruiting@pirelli.com

 

Filiale Pirelli in Austria:

Pirelli GmbH
Austria
Lemboeckgasse 47a
A - 1230 Wien, Austria
Tel: +43 1 25082-0
Fax: +43 1 25082-610